Montedoglio: immagine della rottura della paratia della diga
(Adnkronos) - Sono rientrati nelle loro case quasi tutti i 450 sfollati ieri sera a causa della rottura di un fronte di 30 metri nella diga di Montedoglio, in provincia di Arezzo, al confine con l'Umbria. Il guasto alla diga, di cui si stanno indagando le cause, ha provocato il venir meno del meccanismo di regolazione del livello dell'invaso con un conseguente incremento delle portate dell'acqua in uscita, circa 250 litri al secondo. Si e' subito provveduto a regolare la portata emessa tramite il canale di fondo e l'evacuazione in via precauzionale delle abitazioni che si trovano nei centri minori interessati dal tratto di fiume: 450 persone, 300 a Sansepolcro e 150 ad Anghiari, hanno trascorso la notte fuori casa.
Non sono rientrate nelle loro abitazioni solo alcuni anziani malati e alcune famiglie di Trebbio e Pannocchia, due piccole frazioni situate proprio sulle rive del Tevere, che nella notte ha esondato in dei punti per la massa d'acqua ricevuta. Gli sfollati hanno trascorso la notte da parenti o amici, ma anche nel palazzetto dello sport di Sansepolcro e nelle scuole della zona, assistiti dalla Protezione Civile, che ha fornito brandine, coperte, e pasti caldi.
Il ritorno nelle case e' iniziato gradualmente nel primo pomeriggio e si e' concluso in serata. La situazione della diga e' sotto continuo monitoraggio, anche se l'emergenza e' rientrata. L'acqua infatti sta defluendo attraverso lo sfioratore di superficie in modo del tutto compatibile con la tenuta dello scarico e non influisce in alcun modo sulla tenuta della diga.
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