Incredulità in città per l'improvvisa morte a 55 anni dell'artista e manager dello spettacolo
La t-shirt sotto, la giacca scura sopra, i blue jeans e i lunghi capelli raccolti a coda: Luigi Medori (nella foto) – o meglio, Gigi Medori – è rimasto lui anche in queste tristi ore che precedono l'ultimo suo viaggio terreno. La camera ardente è composta presso l'obitorio dell'ospedale di Sansepolcro e vi rimarrà fino alle 11.00 di domani, sabato 24 settembre, quando verrà trasferita nella chiesa di San Paolo Apostolo, la chiesa che lui ogni giorno si ritrovava davanti aprendo le finestre di casa e nella quale alle 15.00 verrà celebrato il rito funebre. Dalle prime ore di ieri, la sala in cui si trova composta la bara è stata un continuo peregrinare di conoscenti e soprattutto di tanti amici – più o meno coetanei – che ricordano questo personaggio dal look singolare, ma gradevole nel modo di porsi e appassionato di musica. Nello sguardo delle persone (soprattutto dei 50enni e più di oggi) che lo hanno salutato immobile, come se si fosse calato in un sonno profondo, l'alone di tristezza per un periodo di gioventù che anche la vivacità di Gigi Medori stava contribuendo in quel momento a rispolverare, nonostante sotto i vestiti dell'icona "Gigi" vi fosse da tempo il 55enne manager impegnato molto spesso fuori città e, fra le mura domestiche, l'uomo di famiglia premuroso e orgoglioso della moglie Patrizia e dei figli Matteo e Michele. Era una Sansepolcro ancora incredula, quella che ieri commentava la notizia ben presto diramata da radio, televisioni e siti internet locali, in attesa dell'affissione dei manifesti. La notizia, girata a tempo di record, di una morte improvvisa, causata da un arresto cardiaco di quelli che non perdonano, perché stroncano all'istante: tutto sembra ancora difficile da realizzare, ma è purtroppo la realtà. E quando una persona è vitale, come lo era stato lui, risulta più difficile rassegnarsi e non pensare che in fondo tutti siamo appesi a un filo. Luigi Medori era nato il 1° aprile del 1956 a Brisighella, in provincia di Ravenna; non era un biturgense di origini, anche se lo è quasi subito diventato a seguito del trasferimento a Sansepolcro per motivi di lavoro del padre, appartenente all'Arma dei Carabinieri. Fin da giovane, musica e spettacolo erano state le sue passioni, che con pazienza e determinazione aveva trasformato in professione; da artista era diventato manager e scopritore di talenti, con molti ragazzi che – grazie a lui – hanno potuto beneficiare di una opportunità per fare valere il proprio talento. Dall'uscita del 33 giri alle serate di spettacolo in tutta la provincia di Arezzo; dalle selezioni di Miss Italia a quelle dei cantanti impegnati al Festival di Sanremo; dalle collaborazioni con Pupo all'amicizia con Cristiano Militello di "Striscia la Notizia": tutti gli eventi avevano un comune denominatore chiamato Disco Team di Gigi Medori. Che oggi non c'è purtroppo più e magari l'agenda dei suoi impegni era piena. Ma così è molto spesso la vita. (Saturno Notizie)
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