Per il terzo appuntamento con le strade più belle d’Italia abbiamo deciso di dedicarci agli Appennini, la Catena Montuosa più lunga dello Stivale, i quali nascondono itinerari splendidi e che, quasi sempre, pagano un dazio nei confronti dei percorsi Alpini. Non è affatto vero, però, che le strade che valicano gli Appennini siano meno affascinanti di quelle alpine, quindi andiamo insieme alla loro scoperta.
IL PASSO DI CENTOCROCI
Iniziamo dalle strade che si trovano a cavallo tra l’Emilia Romagna e la Liguria. La prima che ci viene in mente è Il Passo di Centocroci, percorso che si può fare anche all’inizio della primavera visto che non raggiunge quote molto elevate.
La strada inizia da Berceto, in provincia di Parma, e va in direzione della Val di Taro. Oltrepassato Borgo Val di Taro la strada sale fino al Passo, a quota1.055 m , dove svalica in Liguria. Il tratto più bello è indubbiamente quello che scende verso Varese Ligure, per poi percorrere la Val di Varae raggiungere Sestri Levante.
IL PASSO DEL BRATTELLO
Questa strada è un po’ meno conosciuta del famoso Centocroci, ma è altrettanto bella e soprattutto molto meno trafficata. E’ un passo che unisce la statale della Cisa alla Val di Taro.
Vi consigliamo di percorrerla a salire da Pontremoli seguendo le indicazioni per la SP39. Troverete belle curve in successione in mezzo al bosco per raggiungere il ristoro in cima al passo (ottimi i formaggi e i salumi locali…). Da lì la strada scende verso Borgo Val di Taro con tornanti ampi asfaltati di recente dove potrete piegare a volontà.
LA CISA
Una delle strade più famose degli appennini è sicuramente la SS 62 della Cisa. La strada attraversa varie regioni, nascendo in Liguria, per poi passare in toscana, Emilia Romagna, Lombardia e Veneto. Il suo tratto più interessante per noi motociclisti è, però, quello compreso traPontremoli e Fornovo di Taro, ricco di curve e panorami bellissimi.
Nonostante la Cisa passi molto vicino all’Autostrada omonima e faccia grossomodo lo stesso percorso, è comunque abbastanza trafficata per via dei molti paesi attraversati. Vi consigliamo quindi di percorrerla durante la settimana per evitare il traffico domenicale.
IL PASSO DELLE RADICI
Il Passo delle Radici è uno dei bei valichi che collegano la Toscana all’Emilia Romagna. Essendo una strada secondaria è poco battuta dalle auto, quindi va benissimo per essere percorsa in moto.
Il tracciato è di circa35 km e vi consigliamo di imboccarlo da sud daCastelnuovo di Garfagnana in direzione di Castiglione di Garfagnana. La strada sale fino al valico a quota 1.529 m e da lì ridiscende verso un altro grande Passo dell’Italia centrale: l’Abetone.
L’ABETONE
L’Abetone è uno di quei passi “storici” che gli Italiani percorrevano quando ancora le autostrade non erano così diffuse nel nostro paese. La sua importanza era notevole un tempo, perché proseguiva fino al Passo del Brennero collegando l’Italia all’Europa centrale. La strada è particolarmente bella a livello paesaggistico e vi consigliamo di percorrerla prestando attenzione al traffico, che è sempre sostenuto in estate. Qui infatti troverete anche molti camperisti in vacanza, quindi non esagerate.
La Statale nasce a Pisa, ma noi vi consigliamo di raggiungerla partendo da Pistoia, per fare qualche curva in più. Dalla Tangenziale di Pistoia imboccate la “Via Modenese” segnalata come SS66, fino a Pontepedri. Da lì la strada prosegue voltando a sinistra verso San Marcello Pistoiesee incrocia la Cisa in località La Lima. Da lì proseguite per la SS12 seguendo le indicazioni per Modena.
LA FUTA
In una ideale classifica delle strade più belle d’Italia non può mancare laStatale della Futa, storico Passo che unisce Firenze a Bologna. Su questa strada c’è davvero molto poco da dire di nuovo, ma giova ricordare che bisogna prestare molta attenzione (soprattutto sul versante fiorentino) ai tanti autovelox che si incontrano nei comuni.
Il percorso è ovviamente bellissimo e la quantità di moto che incontrerete lo testimonia. Visto l’elevato traffico di moto, quindi, consigliamo di non esagerare cercando di non invadere la corsia opposta. D’obbligo una sosta in cima al Passo della Raticosa dove si riuniscono i motociclisti in viaggio.
IL PASSO DI VIAMAGGIO
Tra i passi più conosciuti dai motociclisti del centro Italia c’è sicuramente Viamaggio, una bellissima strada che unisce Toscana ed Emilia Romagna, da Arezzo a Rimini. Il percorso è ricchissimo di curve e la sua parte migliore è quella che va da Sansepolcro a Badia Tedalda. Per questa strada vale quanto già detto per la Futa. La grande quantità di motociclisti che percorrono il passo fa sì che i controlli di Polizia siano molto frequenti. Quindi evitiamo di fare sciocchezze e non esageriamo col gas: siamo in vacanza!.
LO SPINO E LA CALLA
Arrivati a questo punto della trattazione dovreste essere già sazi di curve e pieghe, ma se non vi basta ancora, allora vi proponiamo un itinerario di quelli “impegnativi”: Spino e Calla.
Vi consigliamo di raggiungere Pieve Santo Stefano o scendendo da Viamaggio in direzione Castelnuovo o dalla E45 Orte-Ravenna. Da Pieve Santo Stefano salite verso Chiusi della Verna per la SP208. Questa strada è teatro di una famosissima cronoscalata, quindi l’asfalto viene rifatto di frequente ed è in perfetto stato. Dopo un primo tratto stretto, la strada si allarga con curve che possono portare ad andature decisamente sopra le righe… Ci raccomandiamo di non esagerare…
Raggiunta Bibbiena, prendete a destra la SR 70 verso Pratovecchio e fate riposare i polsi perché quando, in località Stia, prenderete la SP310in direzione Forlì , avrete davanti ancora centinaia di curve prima di arrivare in cima al Passo.
IL TERMINILLO
Il monte Terminillo è uno dei ritrovi più consueti per i motociclisti del centro Italia e rinomata località sciistica della provincia di Rieti.
Vi consigliamo un bell’itinerario per raggiungere il Terminillo evitando il traffico della Via Salaria. Uscendo da Roma raggiungete Passo Coresesulla via Salaria. Da lì prendete in direzione di Poggio Mirteto per la SP313 attraversando la Sabina.
La strada passa per Cottanello e poi per Contigliano, per poi raggiungere Rieti. Dal capoluogo dell’alto Lazio inizia la salita al Monte. Imboccate la SS4bis seguendo le indicazioni per Terminillo che raggiungerete dopo30 km di belle curve e panorami da alta montagna. Vi consigliamo di proseguire oltre il valico e scendere fino a Leonessapaesino che merita senz’altro una visita.
CAMPO IMPERATORE
Un altro grande classico dell’Italia centrale è costituito dalla spettacolare salita che si inerpica sul Gran Sasso a Campo Imperatore.
Per avere davanti un itinerario completo, vi consigliamo di partire daAmatrice, nel reatino, al confine tra Lazio e Abruzzo. Da lì seguite in direzione di Cornillo Nuovo e Ponte Cancelli fino a raggiungere il Lago di Campotosto. Fatto il periplo del lago, vi consigliamo di raggiungere le SS80 che imboccherete in direzione de L’Aquila per lasciarla poche centinaia di metri dopo voltando a sinistra verso Assergi. Percorrerete un bell’altopiano a quota1.500 metri ma, prima di raggiungere Assergi, prendete ancora a sinistra seguendo le indicazioni per la Funivia del Gran Sasso. Oltrepassata quest’ultima inizia una strada meravigliosa che vi porterà in circa 25 km fino ai circa 2.200 metri di altezza della rinomata stazione sciistica.
Chiudiamo quindi questa nostra carrellata di proposte di itinerari da percorrere in moto lungo il nostro bello stivale. Come già detto più volte, non era nostra intenzione esaurire l’argomento, anche perché, ripetiamo, sarebbe impossibile indicare tutti i possibili begli itinerari del nostro Paese.
Abbiamo sicuramente tralasciato tante strade che ben conosciamo, e ne mancano tante altre che a noi sono ancora ignote. Quindi vi esortiamo ancora a spedire in redazione i vostri racconti di viaggio e le vostre foto e itinerari che poi pubblicheremo con piacere in autunno.
IL PASSO DI CENTOCROCI
Iniziamo dalle strade che si trovano a cavallo tra l’Emilia Romagna e la Liguria. La prima che ci viene in mente è Il Passo di Centocroci, percorso che si può fare anche all’inizio della primavera visto che non raggiunge quote molto elevate.
La strada inizia da Berceto, in provincia di Parma, e va in direzione della Val di Taro. Oltrepassato Borgo Val di Taro la strada sale fino al Passo, a quota
IL PASSO DEL BRATTELLO
Questa strada è un po’ meno conosciuta del famoso Centocroci, ma è altrettanto bella e soprattutto molto meno trafficata. E’ un passo che unisce la statale della Cisa alla Val di Taro.
Vi consigliamo di percorrerla a salire da Pontremoli seguendo le indicazioni per la SP39. Troverete belle curve in successione in mezzo al bosco per raggiungere il ristoro in cima al passo (ottimi i formaggi e i salumi locali…). Da lì la strada scende verso Borgo Val di Taro con tornanti ampi asfaltati di recente dove potrete piegare a volontà.
LA CISA
Una delle strade più famose degli appennini è sicuramente la SS 62 della Cisa. La strada attraversa varie regioni, nascendo in Liguria, per poi passare in toscana, Emilia Romagna, Lombardia e Veneto. Il suo tratto più interessante per noi motociclisti è, però, quello compreso traPontremoli e Fornovo di Taro, ricco di curve e panorami bellissimi.
Nonostante la Cisa passi molto vicino all’Autostrada omonima e faccia grossomodo lo stesso percorso, è comunque abbastanza trafficata per via dei molti paesi attraversati. Vi consigliamo quindi di percorrerla durante la settimana per evitare il traffico domenicale.
IL PASSO DELLE RADICI
Il Passo delle Radici è uno dei bei valichi che collegano la Toscana all’Emilia Romagna. Essendo una strada secondaria è poco battuta dalle auto, quindi va benissimo per essere percorsa in moto.
Il tracciato è di circa
L’ABETONE
L’Abetone è uno di quei passi “storici” che gli Italiani percorrevano quando ancora le autostrade non erano così diffuse nel nostro paese. La sua importanza era notevole un tempo, perché proseguiva fino al Passo del Brennero collegando l’Italia all’Europa centrale. La strada è particolarmente bella a livello paesaggistico e vi consigliamo di percorrerla prestando attenzione al traffico, che è sempre sostenuto in estate. Qui infatti troverete anche molti camperisti in vacanza, quindi non esagerate.
La Statale nasce a Pisa, ma noi vi consigliamo di raggiungerla partendo da Pistoia, per fare qualche curva in più. Dalla Tangenziale di Pistoia imboccate la “Via Modenese” segnalata come SS66, fino a Pontepedri. Da lì la strada prosegue voltando a sinistra verso San Marcello Pistoiesee incrocia la Cisa in località La Lima. Da lì proseguite per la SS12 seguendo le indicazioni per Modena.
LA FUTA
In una ideale classifica delle strade più belle d’Italia non può mancare laStatale della Futa, storico Passo che unisce Firenze a Bologna. Su questa strada c’è davvero molto poco da dire di nuovo, ma giova ricordare che bisogna prestare molta attenzione (soprattutto sul versante fiorentino) ai tanti autovelox che si incontrano nei comuni.
Il percorso è ovviamente bellissimo e la quantità di moto che incontrerete lo testimonia. Visto l’elevato traffico di moto, quindi, consigliamo di non esagerare cercando di non invadere la corsia opposta. D’obbligo una sosta in cima al Passo della Raticosa dove si riuniscono i motociclisti in viaggio.
IL PASSO DI VIAMAGGIO
Tra i passi più conosciuti dai motociclisti del centro Italia c’è sicuramente Viamaggio, una bellissima strada che unisce Toscana ed Emilia Romagna, da Arezzo a Rimini. Il percorso è ricchissimo di curve e la sua parte migliore è quella che va da Sansepolcro a Badia Tedalda. Per questa strada vale quanto già detto per la Futa. La grande quantità di motociclisti che percorrono il passo fa sì che i controlli di Polizia siano molto frequenti. Quindi evitiamo di fare sciocchezze e non esageriamo col gas: siamo in vacanza!.
LO SPINO E LA CALLA
Arrivati a questo punto della trattazione dovreste essere già sazi di curve e pieghe, ma se non vi basta ancora, allora vi proponiamo un itinerario di quelli “impegnativi”: Spino e Calla.
Vi consigliamo di raggiungere Pieve Santo Stefano o scendendo da Viamaggio in direzione Castelnuovo o dalla E45 Orte-Ravenna. Da Pieve Santo Stefano salite verso Chiusi della Verna per la SP208. Questa strada è teatro di una famosissima cronoscalata, quindi l’asfalto viene rifatto di frequente ed è in perfetto stato. Dopo un primo tratto stretto, la strada si allarga con curve che possono portare ad andature decisamente sopra le righe… Ci raccomandiamo di non esagerare…
Raggiunta Bibbiena, prendete a destra la SR 70 verso Pratovecchio e fate riposare i polsi perché quando, in località Stia, prenderete la SP310in direzione Forlì , avrete davanti ancora centinaia di curve prima di arrivare in cima al Passo.
IL TERMINILLO
Il monte Terminillo è uno dei ritrovi più consueti per i motociclisti del centro Italia e rinomata località sciistica della provincia di Rieti.
Vi consigliamo un bell’itinerario per raggiungere il Terminillo evitando il traffico della Via Salaria. Uscendo da Roma raggiungete Passo Coresesulla via Salaria. Da lì prendete in direzione di Poggio Mirteto per la SP313 attraversando la Sabina.
La strada passa per Cottanello e poi per Contigliano, per poi raggiungere Rieti. Dal capoluogo dell’alto Lazio inizia la salita al Monte. Imboccate la SS4bis seguendo le indicazioni per Terminillo che raggiungerete dopo
CAMPO IMPERATORE
Un altro grande classico dell’Italia centrale è costituito dalla spettacolare salita che si inerpica sul Gran Sasso a Campo Imperatore.
Per avere davanti un itinerario completo, vi consigliamo di partire daAmatrice, nel reatino, al confine tra Lazio e Abruzzo. Da lì seguite in direzione di Cornillo Nuovo e Ponte Cancelli fino a raggiungere il Lago di Campotosto. Fatto il periplo del lago, vi consigliamo di raggiungere le SS80 che imboccherete in direzione de L’Aquila per lasciarla poche centinaia di metri dopo voltando a sinistra verso Assergi. Percorrerete un bell’altopiano a quota
Chiudiamo quindi questa nostra carrellata di proposte di itinerari da percorrere in moto lungo il nostro bello stivale. Come già detto più volte, non era nostra intenzione esaurire l’argomento, anche perché, ripetiamo, sarebbe impossibile indicare tutti i possibili begli itinerari del nostro Paese.
Abbiamo sicuramente tralasciato tante strade che ben conosciamo, e ne mancano tante altre che a noi sono ancora ignote. Quindi vi esortiamo ancora a spedire in redazione i vostri racconti di viaggio e le vostre foto e itinerari che poi pubblicheremo con piacere in autunno.
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