Firenze, 5 dic. - (Adnkronos) - Interrompere la ricerca della 'Battaglia di Anghiari' di Leonardo da Vinci, in Palazzo Vecchio: e' quanto chiedono, in un appello rivolto al sindaco di Firenze Matteo Renzi e alla soprintendente Cristina Acidini, 101 studiosi, intellettuali e storici dell'arte. La caccia al 'Leonardo perduto' rischia di distruggere l'affresco sovrastante, la 'Battaglia di Scannagallo' di Giorgio Vasari. Per lo stesso motivo il presidente nazionale di Italia Nostra, Alessandra Mottola Molfino ha presentato un esposto alla Procura della Repubblica di Firenze per capire se siano ravvisabili profili penalmente rilevanti. L'appello degli studiosi e storici dell'arte, pubblicato oggi sulle pagine locali de 'La Repubblica' e 'La Nazione', chiede di fermare i lavori ritenendo ''del tutto improbabile che Vasari abbia sigillato qualcosa di ancora leggibile sotto un muro''.
Seguono le firme, fra gli altri, dello storico dell'arte e accademico dei Lincei Salvatore Settis, del direttore del Kunsthistorisches Institut di Firenze Alessandro Nova, del curatore capo della pittura europea del Metropolitan Museum di New York Keith Christiansen, il direttore dell'Institute of Fine Arts di New York Patricia Rubin, Charles Dempsey della John Hopkins University.
Quindi l'urbanista Vezio De Lucia, il presidente dell´Istituto nazionale di storia dell'arte Adriano La Regina, lo storico dell'architettura Cesare De Seta, Julian Hardner della National Gallery of Art di Washington, Oliver Bonfait docente di storia dell'arte moderna a Digione, lo storico dell'arte Tomaso Montanari, i docenti di storia dell'arte moderna Francesco Caglioti (Napoli) e Antonio Pinelli (Firenze), il vicepresidente emerito della Corte costituzionale Paolo Maddalena.
Oggetto della polemica e' il sondaggio della 'Battaglia di Scannagallo', che comporta alcune forature nell'intonaco affrescato da Giorgio Vasari. Secondo l'equipe diretta dall'ingegnere Massimo Seracini, dietro il Vasari si celano i resti o le tracce dell'opera di Leonardo. Gli studiosi si dicono ''preoccupati per la sorte dell'affresco del Vasari che viene bucato a piu' riprese'' nel tentativo di trovare tracce del dipinto leonardesco.
''Condividiamo le ragioni dell´esposto di Italia Nostra alla procura e chiediamo al sindaco Renzi e alla soprintendente Acidini di fermare i lavori - proseguono -. E di non riprenderli senza aver insediato un osservatorio terzo, formato da autorevoli specialisti di storia dell'arte del Rinascimento'', conclude l'appello.
La Procura di Firenze ha subito aperto un fascicolo con l'ipotesi di reato di danneggiamento degli affreschi del Vasari. Il procuratore capo, Giuseppe Quattrocchi, ha dato disposizione ai carabinieri del Nucleo tutela patrimonio culturale di compiere le necessarie verifiche volte a valutare se sussistono gli estremi per il reato di danneggiamento delle cose di interesse storico e artistico in base all'articolo 635 del codice penale.
''Francamente non capisco le polemiche'' ha commentato l'ingegnere Maurizio Seracini, responsabile della ricerca della ''Battaglia di Anghiari''. Seracini, che si dice ''amareggiato'', ha detto tra l'altro: ''Mi sembra solo un tentativo pretestuoso degli esclusi di bloccare una ricerca straordinaria. Un attacco demagogico che rischia di farci deridere nel mondo''.
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