Badiali brava gente.....un pensiero di Augusto Tocci

"Ma i rambo della Forestale perchè non si sono ricordati della Marecchiese?"

Mai Come in questo momento mi sono sentito orgoglioso di essere cittadino di Badia Tedalda, un paese sommerso da metri di neve con tante difficoltà e criticità ma abitato da gente diversa che in silenzio ha continuato per tanti giorni a sopportare con pazienza e coraggio tutto quello che succedeva e succede.
Il telegiornale della prima rete nazionale ha continuato per giorni a parlare della Valmarecchia che però sembrava arrivare solo fino a Pennabilli senza considerare che, salendo in quota verso il Passo di Viamaggio, le cose potessero essere anche più complicate. E' vero che il cronista del tguno, Mignanelli che pure conosco, era ospite della Romagna e quindi pretendevo troppo sentir nominare Badia Tedalda. Pazienza, io quando posso non mi dimentico mai di farlo e ne sono orgoglioso.
Quassù la gente ha continuato imperterrita a sopportare i disagi e ha messo in atto tutte le sue potenzialità, senza motoslitte e senza turbine che venivano dal Trentino. Ha lavorato fino allo stremo e questo sia i dipendenti della provincia che hanno mantenuto il contatto con la Valtiberina sia i fratelli Vergni che, anche se un po' broccioni, hanno passato notti intere nelle bufere a togliere quella neve insidiosa sempre più alta e sempre più dura. Il sindaco non si è visto in televisione ma posso testimoniare di averlo visto continuamente in piazza a tutte le ore del giorno a dare aiuto e anche conforto.
Anche a Badia Tedalda ci sono stati casi di casolari e frazioni isolati per diversi giorni, ci sono stati crolli di strutture, interruzioni della rete idrica, isolamento di animali e necessità dell'ambulanza che, nottetempo ha dovuto portare gli ammalati all'ospedale. Tuttavia la mia gente ha ancora il coraggio di non farsi compatire come è avvenuto dalle altre parti e non ha polemizzato con nessuno ma ha pazientemente atteso che le cose si potessero risolvere. In quest'ottica non voglio rimproverare nessuno, sono anch'io uno di loro, anzi voglio ringraziare chi si è ricordato dei badiali che, se avessero scelto, come altri, di lasciare Arezzo per andare sotto Rimini forse sarebbero stati nominati dal telegiornale.
Per concludere mi toglierei anche un sassolino dalle scarpe: Ho operato per tanti anni nel mondo della forestale alla quale sono particolarmente legato, però non mi è sembrato bello che quel gruppo di "rambo" che durante l'estate imperversa lungo la Marecchiese con il tele laser non si sia ricordato che quella strada che ha dato loro notorietà esiste anche durante l'inverno quando metri e metri di neve la coprono e la rendono impercorribile.
Augusto Tocci 
(Saturno Notizie)

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