Sestino e l'Imperatore Augusto

L'Imperatore Augusto
Per il bimillenario della morte di Augusto, non sono mancati visitatori - provenienti anche da Roma - alle “memorie” di Augusto, che Sestino conserva nel museo archeologico.
Ma il centro politico e religioso del “municipium”, era quella Curia augustea, risalente alla seconda metà del I° sec. a.C., che traspare ancora con vestigia disperse dentro gli ambulacri della Pieve di S.Pancrazio e nell’area circostante.
Fu uno dei momenti più fulgidi del Municipium sestinate, quello sotto l’imperatore Augusto. Personaggi di rango  senatoriale, comandanti militari come i vari membri della Famiglia dei Voluseni e dei Cesi,  insediati a Sestino, operavano e amministravano in varie Province dell’Impero, dalla Gallia, all’Egitto. Sorsero le terme, brillanti di marmi policromi, di statue, quale la “Venera di Sestino”, che attesta il cosmopolitismo culturale del periodo, con la sua provenienza da “botteghe” elleniche. L’acquedotto della città conserva ancora resti di costruzioni e “tuboli” in piombo.
Nella sala della statuaria, modernamente allestita, troneggia un artistico mausoleo- del periodo di Augusto - raffinato nello stile, emblematico di una potente famiglia.
Ma soprattutto vi si conserva un ritratto dell’imperatore, a lungo restato all’intemperie, ma che parla in maniera diretta della vicinanza imperiale all’importante municipium strategicamente collocato tra Valtiberina e Adriatico, a ridosso della “Padania” e di grandi vie di comunicazione.
Il volto dell’imperatore, colossale come voleva la cultura imperiale, è stato analizzato in un recente studio dall’archeologo M. Michelucci:  ha raffronti con altri ritratti colossali in Italia e nei musei del Nord Europa. Fisionomicamente, pare rappresentare un Augusto in età avanzata, con l’arco mascellare ingrossato. Fronte alta, occhi infossati, capigliatura a ciocche  disposte “ a forbice”, basette rese con ciocche sovrapposte ad S rovesciata.
Questo bimillenario che è al crepuscolo, potrebbe essere l’occasione per una ripresa di interessi per il patrimonio archeologico di Sestino, anche con gli ultimi risultati dei lavori ai resti dell’edificio termale e l’analisi dei reperti emersi nello scavo del nuovo edificio dell’ asilo comunale.


(Giancarlo Renzi)

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