Ca Raffaello, una testimone avrebbe incontrato Guerrina a Novafeltria

Una testimone avrebbe visto Guerrina Piscaglia, la cinquantenne scomparsa il primo maggio scorso da Ca Raffaello, la località nel comune di Badia Tedalda (Arezzo): l’”avvistamento” proprio il giorno dopo la scomparsa, a Novafeltria nel riminese. Sentita dai carabinieri, la testimone, ritenuta attendibile, avrebbe confermato di aver notato la donna e di averla riconosciuta perché era stata ricoverata con lei in ospedale alla fine del 2013 per un piccolo intervento. Guerrina Piscaglia, ha spiegato la testimone, sarebbe stata vista negli uffici comunali di Novafeltria il 2 maggio. La circostanza tuttavia non sarebbe confermata dalle telecamere del comune che non avrebbero ripreso Guerrina Piscaglia. Nella giornata di oggi sono riprese anche le ricerche nei boschi della zona. Questa volta hanno interessato il versante riminese. In particolare i carabinieri della compagnia di Novafeltria e della stazione di Pennabilli hanno setacciato il letto del fiume Marecchia con l’ausilio di due unità cinofile. La battuta è durata per l’intera giornata ma al momento non avrebbe dato alcun esito. Intanto, da quanto si è appreso, ci vorranno almeno altri dieci giorni ai Ris di Roma per estrarre un profilo di dna dalle macchie ematiche rilevate con il luminol in un secondo sopralluogo (nel primo erano emerse probabilmente tracce di sangue di coniglio) nella canonica di Ca Raffaello che era nella disponibilità di Padre Gratien Alabi. Il religioso 45enne congolese attualmente è l’unico indagato per sequestro di persona nell’ambito dell’inchiesta condotta dalla procura di Arezzo. Stando a indiscrezioni il sostituto procuratore Marco Dioni, titolare dell’inchiesta, non avrebbe in calendario per questa settimana ulteriori interrogatori considerano di essenziale interesse conoscere l’origine esatta delle tracce di sangue. Fonte: ANSA

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