Domani i carabinieri di Arezzo (nessuna conferma che arrivino anche i Ris) torneranno a Ca Raffaello nel comune di Badia Tedalda per compiere un ulteriore sopralluogo nella canonica e nella piccola pieve che si trova a qualche chilometro di distanza dalla chiesa, in località Cicognana. L’obiettivo è quello di trovare ulteriori elementi, oltre a quanto sequestrato nei giorni scorsi ovvero una coperta, una valigia e alcuni oggetti nella disponibilità di Padre Gratien, il religioso africano 45enne unico indagato al momento dalla Procura di Arezzo nell’ambito dell’inchiesta sulla scomparsa di Guerrina Piscaglia, la 50enne di cui non ci sono notizie dallo scorso primo maggio. Oggi a Roma erano in programma le analisi sulle macchie di sangue rilevate dal luminol in canonica a Ca Raffaello durante l’ultima perquisizione, ma non si conoscono al momento i risultati. Capire se si tratti di sangue umano o di animale come quello delle tracce rilevate diversi giorni fa rappresenta adesso un punto fondamentale. Intanto, durante la trasmissione Rai “La vita in diretta”, un giovane marocchino denominato Daniele (ma il nome è di fantasia) ha raccontato di aver ricevuto prima della scomparsa un sms da Guerrina in cui si diceva “se non rispondi alle telefonate vado via con un ambulante di Gubbio”. Da parte della Procura di Arezzo e del sostituto procuratore Marco Dioni che segue l’inchiesta, non arrivano conferme sulla veridicità della versione fornita dal giovane marocchino, da tempo residente a Ca Raffaello dove aveva trovato un lavoro e l’amicizia della famiglia di Guerrina. (fonte: ANSA)
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