Caso Piscaglia, un sms al centro delle indagini. Sarebbe infatti un messaggio e non una chiamata partito o arrivato alle 17,30 del primo maggio sull’utenza della 50enne scomparsa quel giorno ad essere stato agganciato dalla cella di Sestino (Arezzo) mentre padre Gratien e il marito della donna Mirco Alessandrini si trovavano a Sestino per un funerale. Il pm Marco Dioni, che insieme alla collega Ersilia Spena indaga sulla sparizione di Guerrina Piscaglia, mantiene su questo passaggio stretto riserbo. Secondo indiscrezioni si tratterebbe però di un particolare giudicato dagli investigatori dell’Arma di estrema importanza per l’inchiesta. L’ultimo avvistamento della donna sparita da Ca Raffaello frazione di Badia Tedalda risalirebbe infatti alle 14,45 ma il messaggio delle 17,30 confermerebbe l’attività del suo telefonino. Le indagini rimangono comunque stringenti su Padre Gratien, il religioso africano al momento unico indagato per sequestro di persona, allo stesso frate ha fatto appello il marito di Guerrina ieri sera durante la trasmissione Rai “Chi l’ha visto” invitandolo a raccontare tutto quello che sa. Intanto nelle ultime ore avrebbe preso campo l’ipotesi, del tutto fantasiosa e non confermata dalla Procura di Arezzo, di un testimone che avrebbe visto Guerrina in lacrime aspettare Padre Gratien fuori della chiesa. Nelle prossime ore è attesa la relazione dei Ris di Roma che dovrebbe contenere i risultati finali circa gli esami eseguiti sul materiale raccolto nella canonica di Ca Raffaello. Intanto la famiglia continua a sperare nella ricomparsa di Guerrina domani 24 ottobre giorno del suo 50esimo compleanno. Fonte: ANSA
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