Perugia, 4 gen. - (Adnkronos) - Parla di danni 'gravi' all'agricoltura la Cia dell'Umbria che a pochi giorni dal crollo del muro della diga di Montedoglio ha tracciato un primo bilancio. La Cia, confederazione italiana agricoltori, evidenzia che ''le aziende agricole coinvolte hanno avuto i campi completamente sommersi dall' acqua. Di conseguenza, oltre alla perdita delle colture in atto (grano, favino ), saranno considerevoli i costi da affrontare per il ripristino delle sistemazioni idraulico-agrarie e, in particolare, dei canali di scolo negli appezzamenti di terreno che, oggi, risultano completamente erosi dall' acqua fuoriuscita dall' invaso''.
Inoltre alcuni edifici rurali, soprattutto magazzini e rimesse, sono stati ''completamente sommersi dall' acqua con danni notevoli a macchinari, mezzi agricoli ed altre attrezzature''. Per questo per la Cia ''e' necessario, attivare subito le procedure per indennizzare gli agricoltori che, in attesa di chiarimenti circa la responsabilita' di quanto accaduto, rivolgono la richiesta direttamente all' ente gestore dell' invaso''.
''In aggiunta bisogna considerare - secondo il presidente della Cia dell' Umbria, Domenico Brugnoni - l'ulteriore danno che potrebbe derivare a tutte le imprese agricole dell' Alto Tevere dalla probabile difficolta' ad utilizzare normalmente la risorsa idrica per l' irrigazione nei mesi estivi con ripercussioni certe sulla quantita' e sulla qualita' delle produzioni, in primo luogo del tabacco''. (Libero-news.it)
Inoltre alcuni edifici rurali, soprattutto magazzini e rimesse, sono stati ''completamente sommersi dall' acqua con danni notevoli a macchinari, mezzi agricoli ed altre attrezzature''. Per questo per la Cia ''e' necessario, attivare subito le procedure per indennizzare gli agricoltori che, in attesa di chiarimenti circa la responsabilita' di quanto accaduto, rivolgono la richiesta direttamente all' ente gestore dell' invaso''.
''In aggiunta bisogna considerare - secondo il presidente della Cia dell' Umbria, Domenico Brugnoni - l'ulteriore danno che potrebbe derivare a tutte le imprese agricole dell' Alto Tevere dalla probabile difficolta' ad utilizzare normalmente la risorsa idrica per l' irrigazione nei mesi estivi con ripercussioni certe sulla quantita' e sulla qualita' delle produzioni, in primo luogo del tabacco''. (Libero-news.it)
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