Costituito a Badia Tedalda il comitato per la tutela e la valorizzazione del borgo storico di Monteviale
Promotore dell'iniziativa è il signor Antonio Polito da anni proprietario di un'abitazione del posto
"Sarebbe davvero imperdonabile che la generazione moderna non si occupasse del piccolo borgo di Monteviale e farsi carico della cura di un patrimonio - spiega il presidente del comitato - ben più grande della piccola comunità che abita questa località. Adesso del caso si deve occupare la generazione di ritorno - continua Polito - quella dei cinquantenni e i sessantenni, nati qui a Monteviale e che qui ritornano appena possono per venire a fare, come dicono loro, una "riserva di aria natia". Sono quelle persone che alla fine degli anni cinquanta o i primi anni sessanta si sono dovuti trasferire con i genitori lontano dalla terra natia con la speranza di una vita migliore. Oggi quei ragazzi e ragazze - precisa il presidente - in alcuni casi anche nonni e nonne, quando si incontrano è un piacere sentirli raccontare i ricordi del passato, le feste che si facevano in paese, o evocando le gesta della loro adolescenza. Per quale motivo dobbiamo perdere queste tradizioni che per decenni hanno animato questa località? Perché la politica si dimentica di questi piccoli borghi? Sono passati gli anni, ma il legame con questi luoghi non è mai scemato, anzi ti suggerisce molto più, praticamente di fare qualcosa perché questi patrimoni non vengano abbandonati, che ritornino come un tempo a pulsare di vita, che le case non degradino più di quanto il tempo non le ha già danneggiate. Un impegno che è anche un dovere morale verso quelle generazione di uomini e donne che queste case hanno costruito con la sola forza delle mani, dapprima togliendo i sassi dai campi e poi a impastare terra cruda per fare mura robuste e belle testate d'angolo. Un piccolo borgo ubicato alle pendici del monte che domina il Comune di Badia Tedalda - continua - abbandonato a se stesso senza che nessuno faccia niente per salvaguardarlo. Ogni giorno è una continua "Via Crucis" di persone che vogliono gustare questo magnifico paesaggio: gente in mountain-bike, a cavallo, a piedi che percorrono i sentieri che conducono all'Alpe della Luna. Fontane che sgorgano acqua limpida potabile migliore di quella in bottiglia, questo borgo non può e non deve essere dimenticato e lasciato al degrado più totale. Tante idee, tanti progetti che però non hanno portato a nulla ma, se le buone idee - come dice qualcuno - hanno bisogno di buone azioni per concretizzarsi, si può ritenere che un primo passo è stato fatto con la fondazione di un comitato locale. Ora possiamo parlare con più forza - conclude Antonio Polito, presidente del comitato - presso le autorità locali, in primiss il sindaco Giovannini e la sua giunta, per l'ottenimento di aiuti, migliorie e collaborazioni per le iniziative più varie organizzate dal comitato. Monteviale è storia e non va abbandonato!".
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