Valtiberina e Casentino le vallate della Provincia di Arezzo più "fresche".


Finora l'avevamo scampata (soprattutto di luglio) ma da ieri, e per almeno un'altra settimana, si potrà tranquillamente parlare di estate torrida. Si chiama 'alta pressione subtropicale di matrice oceanica', nomignolo sinistro che nasconde sole, sole e ancora sole. A picco, senza un attimo di tregua, con i termometri che vedono schizzare la colonnina di mercurio a pochi passi dalla soglia dei 40°.
 
L'anticiclone africano torna quindi ad impossessarsi del palcoscenico meteorologico aretino, proprio al giro di boa dell'estate, sfoderando un sahariano colpo di coda. L'aria rovente dovrebbe raggiungere la sua massima espressione tra oggi e domenica. Canicola bella e buona, quindi. E se fuori tempo massimo è praticamente arrivata l'estate, Arezzo e gran parte della sua provincia, stanno facendo la parte del leone. Anche ieri infatti la città è stata 'eletta' come la più calda d'Italia: 35° e tutti a friggere.

Secondo il bollettino della Protezione Civile, tra oggi e il weekend, Arezzo, la Valdichiana e gran parte del Valdarno si raggiungerà il 'livello 2', cioè 'temperature elevate e condizioni meteo che possono avere effetti negativi sulla salute della popolazione a rischio. E non sono previsti gli acquazzoni e i bruschi cali di temperatura che generalmente caratterizzano la seconda metà d'agosto. Si rischia, in altre parole, di vivere la fase di più calda dell'estate 2011. La massima prevista per Arezzo, Civitella e Monte San Savino si aggirerà sui 33° con la bellezza di 13 ore di disagio da caldo. Il picco dovrebbe arrivare tra Capolona, Castiglion Fibocchi, Subbiano ma anche Bucine, Cavriglia, Montevarchi, San Giovanni e Terranuova Bracciolini dove si taglierà il traguardo della fatidica soglia dei 35°. L'invito, per tutti (soprattutto bimbi e anziani), è quello di limitare al massimo le attività all'aperto fin da oggi.
Chi vuol tornare a 'respirare', però, potrà raggiungere la Valtiberina, Casentino e Pratomagno. Da Sansepolcro ad Anghiari, passando da Badia Tedalda e da Caprese Michelangelo, senza dimenticare Poppi, Pratovecchio, Chitignano e Chiusi della Verna i venti caldi che spirano da sud si «scontreranno» con le colline e le fronde degli alberi, «foriere» di fresco: qui il mercurio sfiorerà appena i 33°, almeno si spera.
Nonostante il gran caldo, però, il pronto soccorso del San Donato non ha avuto particolari problemi a gestire qualche lieve malore (soprattutto anziani) dovuto alla disidratazione. "Abbiamo mantenuto tutti i servizi essenziali — ha detto Lucia De Robertis, assessore comunale alle politiche sociali —. Nonostante il periodo di ferie non possiamo abbassare la guardia: le nostre case di accoglienza sono aperte e stiamo presidiando il territorio per essere pronti per qualsiasi evenienza. Anche quella del gran caldo". Stesso discorso per la Casa Pia, il 'ricovero' per anziani che si trova in città: per cercare di regalare un po' di refrigerio, gli addetti hanno deciso che pranzi e cene dei nonni vengano consumati nel coro della Chiassa. Ma non solo. C'è anche chi ha deciso di dare una spallata all'afa, come il parroco don Silvano della parrocchia di San Marco: messe al dopo cena e aria condizionata a tutto gas. Aspettando che passi, magari guardando il cielo in attesa di qualche goccia di pioggia. (Saturno notizie )

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