La diga raccoglie 140 milioni in una convenzione tra Umbria e Toscana.
A passi veloci verso la costituzione del nuovo ente di gestione della diga di Montedoglio. L'assessore regionale alle politiche agricole, Fernanda Cecchini, fa il punto della situazione e stila la prossima imminente agenda, densa di appuntamenti, che vedrà operare insieme Umbria e Toscana anche nelle scelte per distribuire i 140 milioni di euro di risorse disponibili. «L'Ente irriguo umbro toscano è stato erroneamente cancellato dal Governo nazionale in quanto 'ente inutile' e solo in seguito ci si è resi conto dell'errore commesso. Ora - spiega - è compito delle Regioni Umbria e Toscana trovare un accordo e stipulare una convenzione che porti alla istituzione di un nuovo ente in grado di utilizzare i 140 milioni di euro di investimenti disponibili, provvedendo anche alla gestione della diga di Montedoglio e delle condutture». Lo ha detto l'assessore regionale all'agricoltura, Fernanda Cecchini, intervenendo all'audizione convocata dalla Prima Commissione del Consiglio regionale. L'assessore ha evidenziato che i due Consigli dovrebbero riuscire ad approvare i provvedimenti necessari entro la fine di ottobre, per fare in modo che il nuovo soggetto (Ente Acque Umbro-Toscane) possa essere operativo per l'inizio di novembre, quando terminerà il commissariamento dell'Ente irriguo, mantenendo così la disponibilità dei 140 milioni di euro giacenti nelle sue casse e destinati ad investimenti sugli invasi di Montedoglio e Valfabbrica». L'amministratore umbro ha specificato che «la proprietà della diga e delle condutture di adduzione rimarrà allo Stato e così anche la loro manutenzione». Inoltre, entrando più nel dettaglio organizzativo ha annunciato che «il nuovo organismo sarà guidato da un Consiglio di amministrazione formato da 3 componenti, in rappresentanza delle due Regioni e del ministero subentrerà in tutte le concessioni dell'Ente irriguo ora in essere». Infine la Cecchini ha annunciato che «l'istituzione del nuovo organismo sarà concretizzata con un disegno di legge che la Giunta regionale predisporrà e sottoporrà all'assemblea di Palazzo Cesaroni». Tra le problematiche più impellenti che dovranno essere affrontate anche la gestione della risorsa idrica per quanto riguarda l'agricoltura nell'Altotevere che anche quest'estate ha subito notevoli disagi.
La Nazione
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