Nasce il Parco storico della Linea Gotica di Badia Tedalda

Nasce nel territorio aretino, e precisamente a Badia Tedalda, il Parco Storico della Linea Gotica. L'iniziativa, definita encomiabile dall'Assessore provinciale alla cultura e al turismo Rita Mezzetti Panozzi, è stata presentata in una conferenza stampa nel palazzo della Provincia. “L'associazione di Badia Tedalda è un esempio di cosa significhi davvero essere 'Pro Loco', cioè lavorare per il proprio territorio -, ha affermato l'Assessore Mezzetti Panozzi. Questo progetto di recupero della memoria, che può essere giocato anche in chiave turistica, ne è un ottimo esempio”. Il progetto nasce dalla collaborazione tra la Pro Loco e cooperativa sociale Costess di Jesi, promotrice di “In bicicletta sulla Linea Gotica - La Staffetta della Memoria”, manifestazione finalizzata a promuovere i “luoghi della memoria” e i valori della Costituzione Italiana. “I suoi presupposti principali – ha spiegato il Presidente della Pro Loco Fulvio Piegai – sono due: il primo è la mancanza, ad oggi, di un’iniziativa coordinata tale da consentire la creazione nelle regioni interessate, Toscana, Emilia e Marche, di un esteso museo diffuso della memoria della seconda guerra mondiale, e la conseguente perdita di elementi importanti per l’identificazione, sul territorio, degli eventi legati alla guerra. Secondo presupposto è, ovviamente, la presenza, sulle montagne che circondano Badia Tedalda di una cospicua quantità di resti di tali fortificazioni, alcuni dei quali recuperabili con poche opere di ripristino. Tra maggio ed ottobre i ricercatori della Costess hanno effettuato indagini e sopralluoghi che hanno consentito di prendere visione della maggior parte dei resti delle fortificazioni presenti, oltre 120 siti di grande interesse sia per la tipologia che per il dislocamento. Per consentire la fruizione al pubblico di questi resti e per valorizzarli in quanto luoghi della memoria, collocandoli quindi all’interno del quadro storico generale e contestualizzandoli con le vicende locali quali la storia degli abitanti del posto e la presenza dei diversi raggruppamenti partigiani che vi operarono, si è ritenuto opportuno procedere alla progettazione e all’allestimento del Parco Storico della Linea Gotica di Badia Tedalda. In questa prospettiva è stato siglato un accordo operativo tra Pro Loco di Badia Tedalda e Costess, e sono stati svolti i lavori di ricerca, mappatura e rilevamento topografico con individuazione delle aree in cui i resti sono più significativi per numero, tipologia e collocazione. Su questo progetto abbiamo ottenuto il patrocinio del Comune di Badia Tedalda, della Comunità Montana Valtiberina, della Provincia di Arezzo e della Regione Toscana”, ha concluso il Presidente Piegai. Sono stati già individuati gli itinerari a piedi e in bicicletta, e sono in corso la realizzazione del progetto grafico e creazione del sito web, la produzione ed installazione della segnaletica e delle tabelle illustrative, i lavori di ripulitura dei siti di maggior interesse, la definizione di un programma di proposte diversificato per i potenziali fruitori, la produzione di materiali pubblicitari ed il conseguente avvio della promozione. Il soggetto gestore del Parco sarà la cooperativa Costess, una piccola ma solida realtà del cooperativismo sociale marchigiano con sede a Jesi, attiva da 20 anni nei settori socio-educativo, ambientale e culturale. Il Presidente della Costess Doriano Pela ha definito la realtà di Badia Tedalda “unico luogo in Italia dove si trovano così tanti resti di fortificazioni della Linea Gotica con oltre 150 buche già individuate. Per questo nel progetto abbiamo pensato di inserire, oltre agli aspetti turistici legati agli itinerari, anche un filone culturale, con la raccolta delle memorie della gente del territorio e, in collaborazione con l’Istituto Storico Aretino della Resistenza e dell’Età Contemporanea, due video-documentari da utilizzare a scopi didattici, uno sulle generalità della Linea Gotica, uno sulle vicende storiche provinciali e locali, ed un sub-progetto di campi estivi di formazione e lavoro per giovani volontari che vogliano dare un contributo alla costruzione del Parco”. Il Presidente dell'Istituto Storico della Resistenza Camillo Brezzi, infine, ha confermato la disponibilità dell'Istituto stesso a collaborare al progetto, che ha definito degno di grande attenzione e che si integra con quello della realizzazione di percorsi destinati alle scuole sull'occupazione tedesca nel territorio aretino. (Arezzo Notizie).

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